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Cosa fare la prima settimana di Giugno !!!

Realizza ora la tua aiuola con graminacee ornamentali, manutenzione limitata e fogliame bronzato elegante durante tutta la stagione. Si nota particolarmente nelle giornate ventose con giochi di luce e riflessi molto belli

Prosecuzione trattamenti su paysandysia delle palme

Inizia i diserbi selettivi a foglia larga, non attendere la massima infestazione

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Realizza la tua aiuola con erbacee perenni !!!

Realizza ora la tua aiuola con erbacee perenni, manutenzione limitata, fioritura varia e protratta durante tutta l’estate  Per te, manutenzione gratuita  per 12 mesi come garanzia di attecchimento.

Per informazioni:

Piacentini Alessandro 347/0563114

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Ultima chiamata per la realizzazione del vostro prato

Semina prato

Vuoi realizzare un prato verde e rigoglioso in giardino? La semina è il lavoro di giardinaggio più soddisfacente.

semina prato

Quanto costa seminare il prato?

La semina del prato è un lavoro che ha un costo iniziale molto basso. Tuttavia, è importante effettuarlo nel modo giusto e, successivamente, procedere alla corretta cura del manto erboso, normalmente si eseguano queti 3 step:

Preparazione del terreno

Semina

Manutenzione

Per conoscere il costo esatto del tuo progetto, consultaci e ti ricontatteremo al più presto con la soluzione adatta a te.

Come seminare il prato?

Il prato è l’elemento più delicato in un giardino. Per realizzarlo nel modo migliore e far sì che sia uniforme, bisogna effettuare i seguenti passaggi con cura:

  • preparazione del terreno;
  • posa dei semi;
  • innaffiatura.

Il terreno ideale per la semina

Prima di iniziare la realizzazione del prato vera e propria, ci assicuriamo che il terreno sia adatto alla sua crescita. Vanno eliminate le irregolarità della superficie, livellandola, rendendola uniforme e rimuovendo le erbacce. Quindi procediamo alla zappatura per rendere il terreno morbido e friabile.
Ci assicuriamo che l’area in cui verrà seminato il prato sia ad alto contenuto di fosforo, azoto e potassio: questa sarà il luogo ideale per la sua crescita.

La semina del prato e l’innaffiatura

Una volta effettuato il primo passaggio si può proseguire con la semina del prato. Questa può essere effettuata a mano o con una seminatrice, a seconda dell’estensione dell’area da coprire. Per realizzare un prato è importante calcolare la giusta quantità di semi da utilizzare. Solitamente, per un’area di 25 metri quadri, ne occorre circa 1 kg. Spesso però non è facile procedere alla loro distribuzione in modo non uniforme: uno dei metodi più comuni per evitare questo consiste nel mescolarli a una quantità uguale di sabbia e procedere in seguito alla semina e farlo fare da un professionista.
Infine, l’ultimo e importante intervento consiste nel innaffiare l’area e mantenerla umida per circa tre settimane, fino a quando l’erba sarà cresciuta.

semina prato

Perché affidarsi ad un giardiniere?

Per i lavori di giardinaggio, soprattutto per la semina del prato, contattaci  e chiedi la nostra assistenza durante tutto il processo. In questo modo, avrai la certezza di ottenere i risultati che ti aspetti ed evitare problemi, come una crescita diradata dell’erba. Il giardiniere avrà le conoscenze e gli attrezzi adatti per svolgere il lavoro nel modo corretto e nel minor tempo possibile.

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Cosa fare nel mese di Maggio

PRIME DUE SETTIMANE

Attenzione agli afidi, questo periodo è maggiormente favorevole alla loro moltiplicazione, tratta secondo necessità con il ns prodotto biologico, oltre tutto il profumo d’arancio del trattamento farà pesare ancora meno il fatto di averlo fatto.

Fotofinish x le semine, ritocchi, semine ex novo…. O adesso o mai più, per evitare problemi di malattie funginee e facili infestazioni estive, seminare urgentemente prima dei grandi caldi
TERZA SETTIMANA
Ultimo richiamo per trattamento contro l’oidio di lauri e rose e piante sensibili
Prova ora il video 3d, con link youtube, di progettazione giardini. Organizzare fa rima con pianificare e il tutto è vantaggioso per il cliente, il quale vede una simulazione del risultato da varie prospettive
Psosecuzione trattamenti contro pytophtora dei lauri e photinie
Inizio trattamenti su neanidi di cocciniglie (da ripetere dopo 15 gg). Prodotto totalmente biologico
QUARTA SETTIMANA E RIMANENZA
Attenzione al cancro del cipresso, le condizioni del periodo sono favorevoli al suo sviluppo!
Realizza ora la tua aiuola con erbacee perenni, manutenzione limitata, fioritura varia e protratta durante tutta l’estate
Attenzione alle possibili infestazioni di afidi, il prodotto è totalmente biologico e registrato
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Che fare le prime settimane di aprile ?

PRIMA SETTIMANA

Inizia i trattamenti contro l’oziorrinco. Quest’insetto infatti crea danni alle piante. L’adulto danneggia la lamina fogliare delle piante, nonostante ciò i danni maggiori sono causati dalle larve, le quali si nutrono degli apparati radicali delle piante. Con due trattamenti all’anno si riduce di molto il problema, fino ad annullarlo a distanza di qualche anno. Il prodotto è a base di nematodi, insetti utili antagonisti dell’oziorrinco.

Concimazione prato con concime a lenta cessione.
Inizia con i trattamenti settimanali a base di chelato di ferro per le tue piante acidofile, per questioni di praticità e costo, li lasciamo fare a voi, seguendovi come sempre se necessario!
SECONDA SETTIMANA

Concima le tue piante con il ferro! L’alternativa al post precedente è un concime ferrico molto particolare, costa molto rispetto al classico chelato di ferro ma bastano 2/3 interventi annuali per aumentare la biodisponibilità della pianta contro i 20/25 interventi del chelato che dev’essere dato una volta a settimana senza eccedere nei dosaggi ed evitando le ore più calde delle giornate estive! Inoltre a differenza del chelato, è molto veloce da dare in quanto granulare e soprattutto non macchia i pavimenti, camminamenti e quant’altro.

Inizia i trattamenti biologici contro l’oidio! Con 3 trattamenti cadenziati ogni 15 giorni guadagnerai sia in soldi che in salute, il prodotto, infatti, è totalmente biologico!

TERZA SETTIMANA

Impianti d’irrigazione con foto e video delle condutture sotterranee.

Fare attenzione all’armillaria mellea, fungo difficilmente controllabile presenti in tutti i terreni, ma a volte latente. Ingiallimenti della chioma di cedri sono un chiaro sintomo di questo difficile fungo. Tricoderma harzianum è un fungo antagonista che ne limita lo sviluppo. Anche questo trattamento è totalmente biologico e viene potenziato con l’aggiunta di micorrizze per aumentarne l’efficacia.

Inizio dei trattamenti contro la phytophtora dei lauri e delle photinie. Attenzione agli eccessi idrici, è la causa principale della malatti, l’acqua infatti è un fortissimo veicolante, uno al mese fino ad agosto compreso.

Antigerminello su prato, limita le future infestante! Il prodotto è anche in piccola parte, un concime azotato.

QUARTA SETTIMANA

Realizza il tuo impianto di microirigazione per aiuole con gocciolatori anziché tradizionale ala gocciolante. Risparmio idrico notevole, scopri il vantaggio dell’impianto.

Chi vuole interventire drasticamente sugli oleandri, questo è il momento. Per il primo anno probabilmente si perderebbe la fioritura, ma è un giusto compromesso. Potarlo pesantemente in autunno vorrebbe dire rischiare che la pianta non faccia in tempo a rivegetare in tempo per la stagione invernale rischiandone quindi scottature delle foglie.

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NUOVO SERVIZIO DI CONSULENZA ONLINE

Da oggi abbiamo deciso di introdurre un nuovo servizio per il cliente, la Consulenza Online.

SCOPRI COME

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Malattie delle piante News

Nuovo trattamento biologico contro l’oidio

Proseguiamo questa settimana con un’ articolo sul primo trattamento preventivo contro l’oidio!

Il piano annuale è di n. 3 interventi cadenziati a distanza di 15/20 giorni!

Il prodotto è totalmente biologica, fatto con un’estratto di agrumi, infatti profuma d’arancio! E’ un prodotto nuovo!

 Per informazioni 

Alessandro Piacentini – 347/0563114

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La potatura degli ulivi

Potatura dell’olivo

 Potatura dell'olivo

 Obiet­ti­vi  della po­ta­tu­ra

La po­ta­tu­ra del­l’o­li­vo deve  es­se­re fatta  per rin­no­va­re i   rami pro­dut­ti­vi, eli­mi­na­re il  legno secco o dan­neg­gia­to, fa­vo­ri­re la pe­ne­tra­zio­ne  della luce e del­l’a­ria, so­ste­ne­re la cre­sci­ta ve­ge­ta­ti­va e con­te­ne­re le di­men­sio­ni dell’ al­be­ro. Inol­tre la po­ta­tu­ra delle pian­te adul­te deve ser­vi­re a pre­ve­ni­re un pre­co­ce in­vec­chia­men­to ve­ge­ta­ti­vo dell’ al­be­ro, di­mi­nui­re l’ al­ter­nan­za di pro­du­zio­ne ed   evi­ta­re ma­lat­tie do­vu­te a pa­ras­si­ti.

Tec­ni­che di po­ta­tu­ra
Visto la vasta gamma di va­ria­bi­li in gioco, è chia­ro che non può esi­ste­re un me­to­do unico di po­ta­tu­ra per tutte le si­tua­zio­ni che si pos­so­no pre­sen­ta­re in campo. No­no­stan­te la va­ria­bi­li­tà di ri­spo­ste dell’ al­be­ro agli in­ter­ven­ti di po­ta­tu­ra  è pos­si­bi­le però, in­di­vi­dua­re al­cu­ne linee guida di cui te­ne­re conto per l’e­se­cu­zio­ne della po­ta­tu­ra va­li­de nella mag­gior parte delle cir­co­stan­ze. Ve­dia­mo­le:

– La po­ta­tu­ra deve es­se­re ade­gua­ta all’ età della pian­ta.
– Nel­l’o­li­ve­to non tutti gli al­be­ri de­vo­no es­se­re po­ta­ti ogni anno.
– Si de­vo­no ese­gui­re i tagli gros­si prima di quel­li pic­co­li.
– Si pro­ce­de dall’ alto al basso.
– La po­ta­tu­ra do­vreb­be es­se­re la più ra­pi­da e sem­pli­ce pos­si­bi­le.
– La vi­go­ria dif­fe­ren­te tra le di­ver­se bran­che deve es­se­re cor­ret­ta.
– I tagli che pos­so­no es­se­re ri­man­da­ti al­l’an­no suc­ces­si­vo de­vo­no es­se­re rin­via­ti.

 Si deve inol­tre, te­ne­re conto che l’ in­ten­si­tà di po­ta­tu­ra deve au­men­ta­re con l’età della pian­ta e che le pian­te gio­va­ni vanno po­ta­te poco. Il ta­glio più fre­quen­te che bi­so­gna pra­ti­ca­re è quel­lo di eli­mi­na­zio­ne che con­si­ste nell’ aspor­ta­zio­ne di in­te­ri rami o bran­che. La spol­lo­na­tu­ra dal pe­da­le dell’ al­be­ro, la scac­chia­tu­ra e il ta­glio di ri­tor­no, che ri­du­ce la lun­ghez­za delle bran­che non­ché il vo­lu­me com­ples­si­vo della chio­ma, sono ope­ra­zio­ni da fare con ocu­la­tez­za e con una certa fre­quen­za. Pol­lo­ni, suc­chio­ni e rami che at­tra­ver­sa­no la chio­ma da una parte all’ altra de­vo­no es­se­re eli­mi­na­ti con tagli alla base.

La po­ta­tu­ra deve es­se­re ef­fet­tua­ta nel pe­rio­do che in­ter­cor­re tra la fine dell’ in­ver­no (marzo) e la fio­ri­tu­ra (mag­gio). Co­mun­que, la scel­ta del pe­rio­do bi­so­gna le­gar­la ai ri­schi di ri­tor­no di fred­do. In linea ge­ne­ra­le i tagli de­vo­no es­se­re ef­fet­tua­ti in modo netto. Un ta­glio cor­ret­to deve avere la su­per­fi­cie di ta­glio in­cli­na­ta e li­scia, in modo da far scor­re­re via l’ acqua pio­va­na con minor ri­schio di in­sor­gen­za di mar­ciu­mi o carie del legno. Tra i vari at­trez­zi che si pos­so­no usare per la po­ta­tu­ra si ri­cor­da­no le for­bi­ci, il se­gac­cio, la mo­to­se­ga e le più nuove for­bi­ci pneu­ma­ti­che. Tutti gli at­trez­zi de­vo­no es­se­re man­te­nu­ti con lame  pu­li­te e ben af­fi­la­te, è buona norma ri­pu­li­re fre­quen­te­men­te la su­per­fi­cie di ta­glio ed even­tual­men­te prov­ve­de­re ad una loro di­sin­fe­zio­ne con ipo­clo­ri­to di sodio (la co­mu­ne va­re­chi­na), o alcol eti­li­co al 70%. Di so­li­to dopo la po­ta­tu­ra   non è ne­ces­sa­rio pro­ce­de­re ad al­cu­na di­sin­fe­zio­ne del ta­glio, tut­ta­via il trat­ta­men­to con pro­dot­ti a base di rame serve a ri­dur­re la pro­ba­bi­li­tà d’ in­tro­du­zio­ne di al­cu­ni pa­ras­si­ti  in que­gli oli­ve­ti,  dove la pre­sen­za della  rogna del­l’o­li­vo (Pseu­do­mo­nas sy­rin­gae pv sa­vo­sta­noi) crea spes­so pro­ble­mi.
Una rac­co­man­da­zio­ne fi­na­le è quel­la di te­ne­re conto del tempo im­pie­ga­to per pian­ta nella po­ta­tu­ra, per­chè anche in agri­col­tu­ra  il tempo è de­na­ro, nel dub­bio è me­glio po­ta­re poco che in modo ec­ces­si­vo.

 

Fonte: http://www.rivistadiagraria.org/

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La sabbiatura del prato

A cosa serve la sabbiatura del prato?

La sabbiatura del prato serve per colmare i vuoti creati con i denti della forca o quelli della carotatura.

Come si esegue la sabbiatura del prato?

L’operazione consiste nel colmare questi vuoti con della sabbia silicea di fiume vagliata e lavata, anche senza preventiva bucatura.

Quali sono gli scopi della sabbiatura?

  • Aumentare la percentuale di sabbia nello strato superficiale del prato;
  • favorire la permeabilità idrica;
  • ottenere il diradamento e il sollevamento dello strato di feltro vegetale.
  • migliorare la conformazione e il livello della superficie del prato nei luoghi dove si sono formati solchi
  • aumentare la possibilità di drenaggio evitando ristagni d’acqua.

Con questo intervento si migliora il prato ornamentale e quello sportivo. La sabbiatura annuale è raccomandabile anche per i piccoli giardini per migliorarne l’aspetto estetico.
La quantità da distribuire deve essere almeno di mezzo centimetro su tutta la superficie del prato, stesa in modo omogeneo e rastrellata sulla superficie per favorirne la penetrazione in profondità.

Perchè traseminare ?

La trasemina primaverile dei nostri prati è uno tra i più importanti interventi di manutenzione ordinaria, che consente un notevole incremento della qualità del tappeto, migliorandone la densità e lo stato di salute, anche se rappresenta un’operazione ancora nuova e poco praticata nell’ambito dei prati ornamentali.

La concimazione

La concimazione del prato è la pratica colturale che consente di avere un manto erboso sano, uniforme nel colore e resistente alle avversità. Con la concimazione si procede al fornire all’erba del prato e al terreno tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per dare vita a una vegetazione con foglie perfettamente verdi e rigogliose.

Gli interventi annuali variano da 1 a 2 a seconda della condizione dei prati!

Alessandro Piacentini – 347/0563114

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