Ha nevicato… poi le sorprese…..

Bisogna stare molto attenti al bel manto nevoso, che molto spesso viene considerato utile in quanto spesso si possono verificare attacchi funginei, specialmente da accumuli di neve persistente come:

Il Microdochium nivale (Marciume rosa invernale)

Si tratta di una malattia fungina che si sviluppa tipicamente su tappeti erbosi di Agrostis stolonifera, Festuca arundinacea, Lolium perenne, Poa pratensis e Poa trivialis durante il periodo invernale, quando la superficie è sottoposta a periodiche coperture nevose o durante periodi caratterizzati da basse temperature e pioggia. I sintomi si manifestano con macchie circolari che hanno dimensioni comprese tra 10 e 30 cm di diametro, di colore chiaro o biancastro. Un anello di colore rosa o rosso-brunastro presente sul bordo esterno della macchia è indice dell’attività del patogeno, mentre le foglie infette all’interno si arrotolano e perdono turgore. Il centro della macchia può nuovamente vegetare, e quindi vengono a formarsi degli anelli.

Macchia bruna invernale (Rhizoctonia cerealis)

Si tratta di fungo saprofita che si sviluppa durante il periodo autunnale avanzato ed eventualmente anche in inverno (Novembre-Febbraio), in particolare durante gli inverni miti (temperature minime prossime agli 0° e alto tasso di umidità).

I sintomi sono particolarmente evidenti in condizioni di giornate nuvolose ed umide.

Nelle prime fasi le macchie sono rotonde e di piccole dimensioni, poi si possono allargare sino a raggiungere al massimo 60-70 cm di diametro. È presente un bordo marrone scuro nella parte perimetrale, spesso con della lanugine visibile (micelio fungino attivo).

La crescita dell’alone è piuttosto veloce e, monitorando il prato, si possono avvertire bene i cambiamenti di dimensioni nel corso della giornata. Se numerose, le chiazze possono coalescere le une con le altre, amplificando i sintomi.

Generalmente la patologia non è distruttiva, già dalle prime fasi si notano i ricacci dell’erba all’interno della macchia che risulteranno più vigorosi in condizioni di clima tardo invernale (fine Febbraio-Marzo).

Le piante interessate si riprenderanno comunque velocemente in primavera dopo i primi tagli e la prima concimazione.

È buona norma come al solito mantenere il substrato aerato con bucature, carotature ed effettuare il controllo del feltro tramite arieggiature e sabbiature indicate nella stagione di attiva crescita del prato (in particolare verso il periodo autunnale).

Qualora allo scioglimento della neve, si vedessero macchie strane sul prato, chiamateci che  verifichiamo l’eventuale malattia o meno.

Alessandro Piacentini – 347/0563114

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