Come arieggiare il prato

Anche quando le cure sono assidue può capitare che un prato si presenti danneggiato ma, prima di rifarlo completamente, è bene valutare l’idea di rigenerare il già esistente, risistemando le zone ingiallite o spoglie.

Quando arieggiare il prato?

L’arieggiatura del prato è consigliata con temperature miti e con buone precipitazioni; questo per evitare che il gelo o il sole cocente vadano a rovinare le giovani piante: quindi per arieggiare il prato si prediligono i mesi di marzo-aprile-maggio o di settembre-ottobre.

Come arieggiare il prato?

In presenza di muschio ricorderemo di concimare con fertilizzanti ricchi in ferro,prevenendo con la successiva arieggiatura del prato l’ulteriore sviluppo di muschio.

Per quanto riguarda gli ingiallimenti localizzati potrebbe trattarsi di malattie fungine, che andremo a trattare qualche settimana prima di procedere all’arieggiatura del prato, per evitare che tali malattie dilaghino.

Vantaggi

Alla base delle piccole piante noteremo la presenza di una coltre compatta chiamata feltro.

Se il feltro è di spessore minimo aiuta a mantenere il terreno fresco e rinforza il prato; quando il feltro diviene dello spessore di alcuni centimetri, invece, causa una scarsa permeabilità del terreno ed una scarsa arieggiatura del prato, soffocando i nuovi germogli e le piante già assestate.
E’ consigliabile rimuovere gran parte del feltro periodicamente, in modo da:
– far meglio respirare il terreno;
– permettere alle annaffiature di penetrare in profondità;
– facilitare le operazioni di concimazione;
– intervenire sul terreno sottostante;
– rendere più pulito e ornamentale il manto erboso.

La nostra soluzione

L’utilizzo di arieggiatori, strumenti motorizzati o manuali provvisti di punte che penetrano nel feltro sollevandolo in superficie e rimuovendo anche gran parte dell’eventuale muschio.

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