La potatura degli ulivi

Potatura dell’olivo

 Potatura dell'olivo

 Obiet­ti­vi  della po­ta­tu­ra

La po­ta­tu­ra del­l’o­li­vo deve  es­se­re fatta  per rin­no­va­re i   rami pro­dut­ti­vi, eli­mi­na­re il  legno secco o dan­neg­gia­to, fa­vo­ri­re la pe­ne­tra­zio­ne  della luce e del­l’a­ria, so­ste­ne­re la cre­sci­ta ve­ge­ta­ti­va e con­te­ne­re le di­men­sio­ni dell’ al­be­ro. Inol­tre la po­ta­tu­ra delle pian­te adul­te deve ser­vi­re a pre­ve­ni­re un pre­co­ce in­vec­chia­men­to ve­ge­ta­ti­vo dell’ al­be­ro, di­mi­nui­re l’ al­ter­nan­za di pro­du­zio­ne ed   evi­ta­re ma­lat­tie do­vu­te a pa­ras­si­ti.

Tec­ni­che di po­ta­tu­ra
Visto la vasta gamma di va­ria­bi­li in gioco, è chia­ro che non può esi­ste­re un me­to­do unico di po­ta­tu­ra per tutte le si­tua­zio­ni che si pos­so­no pre­sen­ta­re in campo. No­no­stan­te la va­ria­bi­li­tà di ri­spo­ste dell’ al­be­ro agli in­ter­ven­ti di po­ta­tu­ra  è pos­si­bi­le però, in­di­vi­dua­re al­cu­ne linee guida di cui te­ne­re conto per l’e­se­cu­zio­ne della po­ta­tu­ra va­li­de nella mag­gior parte delle cir­co­stan­ze. Ve­dia­mo­le:

– La po­ta­tu­ra deve es­se­re ade­gua­ta all’ età della pian­ta.
– Nel­l’o­li­ve­to non tutti gli al­be­ri de­vo­no es­se­re po­ta­ti ogni anno.
– Si de­vo­no ese­gui­re i tagli gros­si prima di quel­li pic­co­li.
– Si pro­ce­de dall’ alto al basso.
– La po­ta­tu­ra do­vreb­be es­se­re la più ra­pi­da e sem­pli­ce pos­si­bi­le.
– La vi­go­ria dif­fe­ren­te tra le di­ver­se bran­che deve es­se­re cor­ret­ta.
– I tagli che pos­so­no es­se­re ri­man­da­ti al­l’an­no suc­ces­si­vo de­vo­no es­se­re rin­via­ti.

 Si deve inol­tre, te­ne­re conto che l’ in­ten­si­tà di po­ta­tu­ra deve au­men­ta­re con l’età della pian­ta e che le pian­te gio­va­ni vanno po­ta­te poco. Il ta­glio più fre­quen­te che bi­so­gna pra­ti­ca­re è quel­lo di eli­mi­na­zio­ne che con­si­ste nell’ aspor­ta­zio­ne di in­te­ri rami o bran­che. La spol­lo­na­tu­ra dal pe­da­le dell’ al­be­ro, la scac­chia­tu­ra e il ta­glio di ri­tor­no, che ri­du­ce la lun­ghez­za delle bran­che non­ché il vo­lu­me com­ples­si­vo della chio­ma, sono ope­ra­zio­ni da fare con ocu­la­tez­za e con una certa fre­quen­za. Pol­lo­ni, suc­chio­ni e rami che at­tra­ver­sa­no la chio­ma da una parte all’ altra de­vo­no es­se­re eli­mi­na­ti con tagli alla base.

La po­ta­tu­ra deve es­se­re ef­fet­tua­ta nel pe­rio­do che in­ter­cor­re tra la fine dell’ in­ver­no (marzo) e la fio­ri­tu­ra (mag­gio). Co­mun­que, la scel­ta del pe­rio­do bi­so­gna le­gar­la ai ri­schi di ri­tor­no di fred­do. In linea ge­ne­ra­le i tagli de­vo­no es­se­re ef­fet­tua­ti in modo netto. Un ta­glio cor­ret­to deve avere la su­per­fi­cie di ta­glio in­cli­na­ta e li­scia, in modo da far scor­re­re via l’ acqua pio­va­na con minor ri­schio di in­sor­gen­za di mar­ciu­mi o carie del legno. Tra i vari at­trez­zi che si pos­so­no usare per la po­ta­tu­ra si ri­cor­da­no le for­bi­ci, il se­gac­cio, la mo­to­se­ga e le più nuove for­bi­ci pneu­ma­ti­che. Tutti gli at­trez­zi de­vo­no es­se­re man­te­nu­ti con lame  pu­li­te e ben af­fi­la­te, è buona norma ri­pu­li­re fre­quen­te­men­te la su­per­fi­cie di ta­glio ed even­tual­men­te prov­ve­de­re ad una loro di­sin­fe­zio­ne con ipo­clo­ri­to di sodio (la co­mu­ne va­re­chi­na), o alcol eti­li­co al 70%. Di so­li­to dopo la po­ta­tu­ra   non è ne­ces­sa­rio pro­ce­de­re ad al­cu­na di­sin­fe­zio­ne del ta­glio, tut­ta­via il trat­ta­men­to con pro­dot­ti a base di rame serve a ri­dur­re la pro­ba­bi­li­tà d’ in­tro­du­zio­ne di al­cu­ni pa­ras­si­ti  in que­gli oli­ve­ti,  dove la pre­sen­za della  rogna del­l’o­li­vo (Pseu­do­mo­nas sy­rin­gae pv sa­vo­sta­noi) crea spes­so pro­ble­mi.
Una rac­co­man­da­zio­ne fi­na­le è quel­la di te­ne­re conto del tempo im­pie­ga­to per pian­ta nella po­ta­tu­ra, per­chè anche in agri­col­tu­ra  il tempo è de­na­ro, nel dub­bio è me­glio po­ta­re poco che in modo ec­ces­si­vo.

 

Fonte: http://www.rivistadiagraria.org/