PRIME DUE SETTIMANE
Attenzione agli afidi, questo periodo è maggiormente favorevole alla loro moltiplicazione, tratta secondo necessità con il ns prodotto biologico, oltre tutto il profumo d’arancio del trattamento farà pesare ancora meno il fatto di averlo fatto. |
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Fotofinish x le semine, ritocchi, semine ex novo…. O adesso o mai più, per evitare problemi di malattie funginee e facili infestazioni estive, seminare urgentemente prima dei grandi caldi | ||
TERZA SETTIMANA | ||
Ultimo richiamo per trattamento contro l’oidio di lauri e rose e piante sensibili | ||
Prova ora il video 3d, con link youtube, di progettazione giardini. Organizzare fa rima con pianificare e il tutto è vantaggioso per il cliente, il quale vede una simulazione del risultato da varie prospettive | ||
Psosecuzione trattamenti contro pytophtora dei lauri e photinie | ||
Inizio trattamenti su neanidi di cocciniglie (da ripetere dopo 15 gg). Prodotto totalmente biologico | ||
QUARTA SETTIMANA E RIMANENZA | ||
Attenzione al cancro del cipresso, le condizioni del periodo sono favorevoli al suo sviluppo! | ||
Realizza ora la tua aiuola con erbacee perenni, manutenzione limitata, fioritura varia e protratta durante tutta l’estate | ||
Attenzione alle possibili infestazioni di afidi, il prodotto è totalmente biologico e registrato |
Autore: Alessandro Piacentini
Micostep fungicida totalmente biologico a base di un fungo antagonista che previene l’insorgenza di malattie! Anche questo è totalmente biologico e nuovo, funziona in prevenzione con un piano annuale di 4/6 interventi a seconda delle stagioni! Le piogge successive favoriscono l’azione del fungo, penetrando meglio in profondità, infatti agisce sul terreno a livello radicale!
E’ un prodotto ad azione specifica in grado d’influenzare le proprietà chimico-fisiche dei suoli. Stimola lo sviluppo di microrganismi naturali che sono in grado di svolgere azioni benefiche sull’apparato radicale delle piante. Stimolano la crescita radicale e contrastano lo sviluppo di funghi patogeni quali Fusarium, Pythium, Sclerotinia, ecc.
MicoStep è particolarmente indicato per la concia dei semi, bulbi o delle radici e per la bagnatura di cubetti e vassoi alveolari; si consiglia in ogni caso sempre un trattamento precoce.
L’ applicazione non è dannosa per gli operatori ed è rispettosa dell’ambiente. Il loro uso è consentito in agricoltura biologica.
L’impiego combinato con MicoPlus e con TurFeed Pro Biocarb migliora l’efficacia ed incrementa la persistenza nei terreni. Formulazione liquida.
Per informazioni
Alessandro Piacentini – 347/0563114
Che fare le prime settimane di aprile ?
PRIMA SETTIMANA
Inizia i trattamenti contro l’oziorrinco. Quest’insetto infatti crea danni alle piante. L’adulto danneggia la lamina fogliare delle piante, nonostante ciò i danni maggiori sono causati dalle larve, le quali si nutrono degli apparati radicali delle piante. Con due trattamenti all’anno si riduce di molto il problema, fino ad annullarlo a distanza di qualche anno. Il prodotto è a base di nematodi, insetti utili antagonisti dell’oziorrinco.
Concimazione prato con concime a lenta cessione.
Inizia con i trattamenti settimanali a base di chelato di ferro per le tue piante acidofile, per questioni di praticità e costo, li lasciamo fare a voi, seguendovi come sempre se necessario!
SECONDA SETTIMANA
Concima le tue piante con il ferro! L’alternativa al post precedente è un concime ferrico molto particolare, costa molto rispetto al classico chelato di ferro ma bastano 2/3 interventi annuali per aumentare la biodisponibilità della pianta contro i 20/25 interventi del chelato che dev’essere dato una volta a settimana senza eccedere nei dosaggi ed evitando le ore più calde delle giornate estive! Inoltre a differenza del chelato, è molto veloce da dare in quanto granulare e soprattutto non macchia i pavimenti, camminamenti e quant’altro.
Inizia i trattamenti biologici contro l’oidio! Con 3 trattamenti cadenziati ogni 15 giorni guadagnerai sia in soldi che in salute, il prodotto, infatti, è totalmente biologico!
TERZA SETTIMANA
Impianti d’irrigazione con foto e video delle condutture sotterranee.
Fare attenzione all’armillaria mellea, fungo difficilmente controllabile presenti in tutti i terreni, ma a volte latente. Ingiallimenti della chioma di cedri sono un chiaro sintomo di questo difficile fungo. Tricoderma harzianum è un fungo antagonista che ne limita lo sviluppo. Anche questo trattamento è totalmente biologico e viene potenziato con l’aggiunta di micorrizze per aumentarne l’efficacia.
Inizio dei trattamenti contro la phytophtora dei lauri e delle photinie. Attenzione agli eccessi idrici, è la causa principale della malatti, l’acqua infatti è un fortissimo veicolante, uno al mese fino ad agosto compreso.
Antigerminello su prato, limita le future infestante! Il prodotto è anche in piccola parte, un concime azotato.
QUARTA SETTIMANA
Realizza il tuo impianto di microirigazione per aiuole con gocciolatori anziché tradizionale ala gocciolante. Risparmio idrico notevole, scopri il vantaggio dell’impianto.
Chi vuole interventire drasticamente sugli oleandri, questo è il momento. Per il primo anno probabilmente si perderebbe la fioritura, ma è un giusto compromesso. Potarlo pesantemente in autunno vorrebbe dire rischiare che la pianta non faccia in tempo a rivegetare in tempo per la stagione invernale rischiandone quindi scottature delle foglie.
NUOVO SERVIZIO DI CONSULENZA ONLINE
Da oggi abbiamo deciso di introdurre un nuovo servizio per il cliente, la Consulenza Online.
Proseguiamo questa settimana con un’ articolo sul primo trattamento preventivo contro l’oidio!
Il piano annuale è di n. 3 interventi cadenziati a distanza di 15/20 giorni!
Il prodotto è totalmente biologica, fatto con un’estratto di agrumi, infatti profuma d’arancio! E’ un prodotto nuovo!
Per informazioni
Alessandro Piacentini – 347/0563114
La potatura degli ulivi
Potatura dell’olivo
La potatura dell’olivo deve essere fatta per rinnovare i rami produttivi, eliminare il legno secco o danneggiato, favorire la penetrazione della luce e dell’aria, sostenere la crescita vegetativa e contenere le dimensioni dell’ albero. Inoltre la potatura delle piante adulte deve servire a prevenire un precoce invecchiamento vegetativo dell’ albero, diminuire l’ alternanza di produzione ed evitare malattie dovute a parassiti.
Tecniche di potatura
Visto la vasta gamma di variabili in gioco, è chiaro che non può esistere un metodo unico di potatura per tutte le situazioni che si possono presentare in campo. Nonostante la variabilità di risposte dell’ albero agli interventi di potatura è possibile però, individuare alcune linee guida di cui tenere conto per l’esecuzione della potatura valide nella maggior parte delle circostanze. Vediamole:
– La potatura deve essere adeguata all’ età della pianta.
– Nell’oliveto non tutti gli alberi devono essere potati ogni anno.
– Si devono eseguire i tagli grossi prima di quelli piccoli.
– Si procede dall’ alto al basso.
– La potatura dovrebbe essere la più rapida e semplice possibile.
– La vigoria differente tra le diverse branche deve essere corretta.
– I tagli che possono essere rimandati all’anno successivo devono essere rinviati.
Si deve inoltre, tenere conto che l’ intensità di potatura deve aumentare con l’età della pianta e che le piante giovani vanno potate poco. Il taglio più frequente che bisogna praticare è quello di eliminazione che consiste nell’ asportazione di interi rami o branche. La spollonatura dal pedale dell’ albero, la scacchiatura e il taglio di ritorno, che riduce la lunghezza delle branche nonché il volume complessivo della chioma, sono operazioni da fare con oculatezza e con una certa frequenza. Polloni, succhioni e rami che attraversano la chioma da una parte all’ altra devono essere eliminati con tagli alla base.
La potatura deve essere effettuata nel periodo che intercorre tra la fine dell’ inverno (marzo) e la fioritura (maggio). Comunque, la scelta del periodo bisogna legarla ai rischi di ritorno di freddo. In linea generale i tagli devono essere effettuati in modo netto. Un taglio corretto deve avere la superficie di taglio inclinata e liscia, in modo da far scorrere via l’ acqua piovana con minor rischio di insorgenza di marciumi o carie del legno. Tra i vari attrezzi che si possono usare per la potatura si ricordano le forbici, il segaccio, la motosega e le più nuove forbici pneumatiche. Tutti gli attrezzi devono essere mantenuti con lame pulite e ben affilate, è buona norma ripulire frequentemente la superficie di taglio ed eventualmente provvedere ad una loro disinfezione con ipoclorito di sodio (la comune varechina), o alcol etilico al 70%. Di solito dopo la potatura non è necessario procedere ad alcuna disinfezione del taglio, tuttavia il trattamento con prodotti a base di rame serve a ridurre la probabilità d’ introduzione di alcuni parassiti in quegli oliveti, dove la presenza della rogna dell’olivo (Pseudomonas syringae pv savostanoi) crea spesso problemi.
Una raccomandazione finale è quella di tenere conto del tempo impiegato per pianta nella potatura, perchè anche in agricoltura il tempo è denaro, nel dubbio è meglio potare poco che in modo eccessivo.
Fonte: http://www.rivistadiagraria.org/
La sabbiatura del prato
A cosa serve la sabbiatura del prato?
La sabbiatura del prato serve per colmare i vuoti creati con i denti della forca o quelli della carotatura.
Come si esegue la sabbiatura del prato?
L’operazione consiste nel colmare questi vuoti con della sabbia silicea di fiume vagliata e lavata, anche senza preventiva bucatura.
Quali sono gli scopi della sabbiatura?
- Aumentare la percentuale di sabbia nello strato superficiale del prato;
- favorire la permeabilità idrica;
- ottenere il diradamento e il sollevamento dello strato di feltro vegetale.
- migliorare la conformazione e il livello della superficie del prato nei luoghi dove si sono formati solchi
- aumentare la possibilità di drenaggio evitando ristagni d’acqua.
Con questo intervento si migliora il prato ornamentale e quello sportivo. La sabbiatura annuale è raccomandabile anche per i piccoli giardini per migliorarne l’aspetto estetico.
La quantità da distribuire deve essere almeno di mezzo centimetro su tutta la superficie del prato, stesa in modo omogeneo e rastrellata sulla superficie per favorirne la penetrazione in profondità.
Perchè traseminare ?
La trasemina primaverile dei nostri prati è uno tra i più importanti interventi di manutenzione ordinaria, che consente un notevole incremento della qualità del tappeto, migliorandone la densità e lo stato di salute, anche se rappresenta un’operazione ancora nuova e poco praticata nell’ambito dei prati ornamentali.
La concimazione
La concimazione del prato è la pratica colturale che consente di avere un manto erboso sano, uniforme nel colore e resistente alle avversità. Con la concimazione si procede al fornire all’erba del prato e al terreno tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per dare vita a una vegetazione con foglie perfettamente verdi e rigogliose.
Gli interventi annuali variano da 1 a 2 a seconda della condizione dei prati!
Alessandro Piacentini – 347/0563114
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Si apre la stagione, dacci i tempi tecnici per poter pensare, preventivare e lavorare bene, prepara ora la tua area verde di relax contattandoci per tempo.
Il risultato soddisferà noi che avremo più tempo da dedicarti e te che avrai più tempo x poter valutare.
Preventivi e lavori di corsa, sono sempre approssimativi, spannometrici e non conviene mai a nessuno!!!!”
Chiamaci subito e ti consiglieremo come fare…
Alessandro Piacentini – 347/0563114
Ha nevicato… poi le sorprese…..
Bisogna stare molto attenti al bel manto nevoso, che molto spesso viene considerato utile in quanto spesso si possono verificare attacchi funginei, specialmente da accumuli di neve persistente come:
Il Microdochium nivale (Marciume rosa invernale)
Si tratta di una malattia fungina che si sviluppa tipicamente su tappeti erbosi di Agrostis stolonifera, Festuca arundinacea, Lolium perenne, Poa pratensis e Poa trivialis durante il periodo invernale, quando la superficie è sottoposta a periodiche coperture nevose o durante periodi caratterizzati da basse temperature e pioggia. I sintomi si manifestano con macchie circolari che hanno dimensioni comprese tra 10 e 30 cm di diametro, di colore chiaro o biancastro. Un anello di colore rosa o rosso-brunastro presente sul bordo esterno della macchia è indice dell’attività del patogeno, mentre le foglie infette all’interno si arrotolano e perdono turgore. Il centro della macchia può nuovamente vegetare, e quindi vengono a formarsi degli anelli.
Macchia bruna invernale (Rhizoctonia cerealis)
Si tratta di fungo saprofita che si sviluppa durante il periodo autunnale avanzato ed eventualmente anche in inverno (Novembre-Febbraio), in particolare durante gli inverni miti (temperature minime prossime agli 0° e alto tasso di umidità).
I sintomi sono particolarmente evidenti in condizioni di giornate nuvolose ed umide.
Nelle prime fasi le macchie sono rotonde e di piccole dimensioni, poi si possono allargare sino a raggiungere al massimo 60-70 cm di diametro. È presente un bordo marrone scuro nella parte perimetrale, spesso con della lanugine visibile (micelio fungino attivo).
La crescita dell’alone è piuttosto veloce e, monitorando il prato, si possono avvertire bene i cambiamenti di dimensioni nel corso della giornata. Se numerose, le chiazze possono coalescere le une con le altre, amplificando i sintomi.
Generalmente la patologia non è distruttiva, già dalle prime fasi si notano i ricacci dell’erba all’interno della macchia che risulteranno più vigorosi in condizioni di clima tardo invernale (fine Febbraio-Marzo).
Le piante interessate si riprenderanno comunque velocemente in primavera dopo i primi tagli e la prima concimazione.
È buona norma come al solito mantenere il substrato aerato con bucature, carotature ed effettuare il controllo del feltro tramite arieggiature e sabbiature indicate nella stagione di attiva crescita del prato (in particolare verso il periodo autunnale).
Qualora allo scioglimento della neve, si vedessero macchie strane sul prato, chiamateci che verifichiamo l’eventuale malattia o meno.
Alessandro Piacentini – 347/0563114
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