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Si apre la stagione…. non trovarti impreparato con la tua area verde……

Si apre la stagione, dacci i tempi tecnici per poter pensare, preventivare e lavorare bene, prepara ora la tua area verde di relax contattandoci per tempo.

Il risultato soddisferà noi che avremo più tempo da dedicarti e te che avrai più tempo x poter valutare.

Preventivi e lavori di corsa, sono sempre approssimativi, spannometrici e non conviene mai a nessuno!!!!”

Chiamaci subito e ti consiglieremo come fare…

 

Alessandro Piacentini – 347/0563114

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Ha nevicato… poi le sorprese…..

Bisogna stare molto attenti al bel manto nevoso, che molto spesso viene considerato utile in quanto spesso si possono verificare attacchi funginei, specialmente da accumuli di neve persistente come:

Il Microdochium nivale (Marciume rosa invernale)

Si tratta di una malattia fungina che si sviluppa tipicamente su tappeti erbosi di Agrostis stolonifera, Festuca arundinacea, Lolium perenne, Poa pratensis e Poa trivialis durante il periodo invernale, quando la superficie è sottoposta a periodiche coperture nevose o durante periodi caratterizzati da basse temperature e pioggia. I sintomi si manifestano con macchie circolari che hanno dimensioni comprese tra 10 e 30 cm di diametro, di colore chiaro o biancastro. Un anello di colore rosa o rosso-brunastro presente sul bordo esterno della macchia è indice dell’attività del patogeno, mentre le foglie infette all’interno si arrotolano e perdono turgore. Il centro della macchia può nuovamente vegetare, e quindi vengono a formarsi degli anelli.

Macchia bruna invernale (Rhizoctonia cerealis)

Si tratta di fungo saprofita che si sviluppa durante il periodo autunnale avanzato ed eventualmente anche in inverno (Novembre-Febbraio), in particolare durante gli inverni miti (temperature minime prossime agli 0° e alto tasso di umidità).

I sintomi sono particolarmente evidenti in condizioni di giornate nuvolose ed umide.

Nelle prime fasi le macchie sono rotonde e di piccole dimensioni, poi si possono allargare sino a raggiungere al massimo 60-70 cm di diametro. È presente un bordo marrone scuro nella parte perimetrale, spesso con della lanugine visibile (micelio fungino attivo).

La crescita dell’alone è piuttosto veloce e, monitorando il prato, si possono avvertire bene i cambiamenti di dimensioni nel corso della giornata. Se numerose, le chiazze possono coalescere le une con le altre, amplificando i sintomi.

Generalmente la patologia non è distruttiva, già dalle prime fasi si notano i ricacci dell’erba all’interno della macchia che risulteranno più vigorosi in condizioni di clima tardo invernale (fine Febbraio-Marzo).

Le piante interessate si riprenderanno comunque velocemente in primavera dopo i primi tagli e la prima concimazione.

È buona norma come al solito mantenere il substrato aerato con bucature, carotature ed effettuare il controllo del feltro tramite arieggiature e sabbiature indicate nella stagione di attiva crescita del prato (in particolare verso il periodo autunnale).

Qualora allo scioglimento della neve, si vedessero macchie strane sul prato, chiamateci che  verifichiamo l’eventuale malattia o meno.

Alessandro Piacentini – 347/0563114

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Arriva il freddo… ti sei ricordato di…..

  • Ricordati, se non l’hai fatto di chiudere le piante mediterranee con il tessuto non tessuto;
  • Se non l’hai ancora fatto prevedendo un inverno mite, chiudi e scarica l’impianto d’irrigazione;
  • NON potare olivi, oleandri, rosmarini, mimose, erbacee perenni e piante mediterranee in generale;
  • NON concimare in questo periodo, non ha alcun senso in quanto non viene assimilato!

 

Ricorda inoltre la necessità di bagnare anche durante l’inverno per evitare la disidratazione, non molta acqua e nelle ore centrali, soprattutto se le piante sono sotto coperture o tettoie quindi non avvantaggiate dalle piogge!

 Per domande ed informazioni non esitate a contattarmi.

Alessandro Piacentini – 347/0563114

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Speciale potature di Febbraio

Potatura di piante ad alto fusto, pota ora le tue alberature, tra sopralluogo, preventivo ed accettazione passano dei tempi tecnici, non ridurti a marzo con l’incognita della possibile ripresa vegetativa. Il periodo d’emissione della foglia infatti, è un periodo di grande stress energenico per la pianta, bisogna quindi evitarne uno ulteriore causato dalle ferite di taglio.

Potatura calycanthus, nandine e mahonie, ora hanno finito la fioritura invernale.

Potatura cipressi, potandoli ora limiterai al limite i danni causati dal cancro del cipresso, che si propaga con giornate caldo-umide favorito da ferite di potatura, ricorda che a livello ambientale, in cancro del cipresso è difficilmente contenibile con prodotti biologici, quindi aiutaci a prevenire piuttosto che far interventi pesanti. A te non cambia nulla potarlo adesso o a maggio/giugno, a noi nemmeno, tutti ci guadagnano e le piante restano sostanzialmente inattaccabili (i casi sono comunque sempre molto diversi tra di loro). Per limitarne il contagio utilizziamo una soluzione disinfettante per attrezzi da taglio di sali quaternari d’ammonio, le spore infatti, possono portare il cancro del cipresso da una pianta malata ad una sana tramite il nostro attrezzo!

Trapianti e spostamenti arbusti, è il periodo migliore per farli

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Piantumazione di piante in zolla

Periodo migliore per la piantumazione di piante in zolla, dopo la potatura facciamo una potatura del 30% per anticipare l’autoselezione naturale delle branche che consiste in un normale disseccamento di porzioni di piante corrispondenti dell’apparato radicale tagliando durante il trapianto.

E’ una conseguenza dello stress da trapianto, facendolo noi anticipiamo e selezioniamo noi i rami che risultano peggiori esteticamente

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Come arieggiare il prato

Anche quando le cure sono assidue può capitare che un prato si presenti danneggiato ma, prima di rifarlo completamente, è bene valutare l’idea di rigenerare il già esistente, risistemando le zone ingiallite o spoglie.

Quando arieggiare il prato?

L’arieggiatura del prato è consigliata con temperature miti e con buone precipitazioni; questo per evitare che il gelo o il sole cocente vadano a rovinare le giovani piante: quindi per arieggiare il prato si prediligono i mesi di marzo-aprile-maggio o di settembre-ottobre.

Come arieggiare il prato?

In presenza di muschio ricorderemo di concimare con fertilizzanti ricchi in ferro,prevenendo con la successiva arieggiatura del prato l’ulteriore sviluppo di muschio.

Per quanto riguarda gli ingiallimenti localizzati potrebbe trattarsi di malattie fungine, che andremo a trattare qualche settimana prima di procedere all’arieggiatura del prato, per evitare che tali malattie dilaghino.

Vantaggi

Alla base delle piccole piante noteremo la presenza di una coltre compatta chiamata feltro.

Se il feltro è di spessore minimo aiuta a mantenere il terreno fresco e rinforza il prato; quando il feltro diviene dello spessore di alcuni centimetri, invece, causa una scarsa permeabilità del terreno ed una scarsa arieggiatura del prato, soffocando i nuovi germogli e le piante già assestate.
E’ consigliabile rimuovere gran parte del feltro periodicamente, in modo da:
– far meglio respirare il terreno;
– permettere alle annaffiature di penetrare in profondità;
– facilitare le operazioni di concimazione;
– intervenire sul terreno sottostante;
– rendere più pulito e ornamentale il manto erboso.

La nostra soluzione

L’utilizzo di arieggiatori, strumenti motorizzati o manuali provvisti di punte che penetrano nel feltro sollevandolo in superficie e rimuovendo anche gran parte dell’eventuale muschio.

Per maggiori informazioni contattaci.

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Bonus verde 2018, la nuova detrazione per ristrutturazioni di giardini e terrazzi

Il Bonus verde per le ristrutturazioni di giardini e terrazzi: è una delle novità della Legge di Bilancio 2018.
Ecco come funziona la nuova detrazione fiscale.

Bonus verde 2018: la nuova detrazione inserita nella Legge di Bilancio è rivolta ai contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione alle aree verdi di condomini o edifici privati.

Il bonus fiscale potrà essere richiesto dai contribuenti che, a partire dal 1° gennaio 2017, effettueranno lavori di ristrutturazione su terrazzi, giardini o aree condominiali e darà diritto ad una detrazione fiscale da richiedere, come di consueto, con la dichiarazione dei redditi.

Il nuovo bonus verde è soltanto una delle novità in tema di detrazioni fiscali della Legge di Bilancio 2018: mentre sembra ormai certa la proroga non soltanto dell’Ecobonus ma anche del bonus ristrutturazione, nei prossimi giorni si attendono ancora novità in merito alla possibilità di beneficiare anche della detrazione fiscale per l’acquisto di mobili.

Intanto, il bonus verde 2018 raccoglie il plauso della Coldiretti e si appresta ad essere una delle detrazioni fiscali più richieste a partire dal prossimo anno al fine di abbellire abitazioni e spazi verdi delle città.

Ecco come funziona il bonus verde per la cura di giardini, terrazzi e aree verdi di edifici condominiali.

Bonus verde 2018, la nuova detrazione per ristrutturazioni di giardini e terrazzi

Tra le novità della Legge di Bilancio 2018 una delle meno attese e che attualmente incuriosisce molti contribuenti è il bonus verde, introdotto per agevolare i contribuenti nella cura di giardini e terrazzi.

 Stando a quanto previsto, il bonus verde consentirà a partire dai lavori effettuati dal 1° gennaio 2018 di beneficiare di una detrazione fiscale pari al 36% in relazione a lavori di ristrutturazione di giardini, balconi e terrazzi.

La detrazione potrà essere richiesta per un massimo di 5.000 euro di spesa, andrà indicata in dichiarazione dei redditi e consentirà, secondo il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, di ridurre l’inquinamento delle città.

In attesa di conoscere i dettagli del testo della Legge di Bilancio 2018, attualmente si sa che il bonus verde potrà essere richiesto per le ristrutturazioni e gli interventi su aree di pertinenza di edifici privati e dei giardini di interesse storico.

La detrazione Irpef per la cura di giardini e terrazzi si aggiunge al pacchetto di bonus casa prorogati dalla Legge di Bilancio 2018: bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus e l’ancora incerta proroga del bonus mobili anche per le giovani coppie.

Bonus fiscali Legge di Bilancio 2018: tra conferme e possibili proroghe

Dalle indiscrezioni che hanno preceduto l’approvazione del testo della Legge di Bilancio 2018 da parte del Consiglio dei Ministri, era già stato reso noto come tra i bonus fiscali disponibili anche per il prossimo anno vi sarebbe stato certamente l’Ecobonus.

La misura è stata confermata anche se, secondo le notizie degli ultimi giorni, la misura della detrazione fiscale potrebbe essere rivista e portata dal 65% al 50%, con una probabile rimodulazione basata sull’obiettivo di risparmio energetico conseguibile.

Nell’attesa di conoscere ulteriori novità, pare ormai certa la proroga anche del bonus ristrutturazioni del 50%, che anche nel 2018 sarà rivolto ai lavori di recupero del patrimonio edilizio.

Ancora dubbi, invece, sulla proroga del bonus mobili, sebbene le associazioni dei costruttori abbiano mostrato al Governo i dati positivi della possibilità di detrarre l’acquisto degli arredi nel 2016 e nel 2017.

Ulteriori dettagli saranno certamente resi noti nei prossimi giorni, quando si avrà la possibilità di prender visione della bozza della Legge di Bilancio 2018 e quando inizierà la discussione della misura in Parlamento.

Per il momento ai contribuenti resta la certezza che dal prossimo 1° gennaio 2018 sarà possibile abbellire la propria casa con un tocco di verde in più: l’idea è che sia nelle grandi che nelle piccole città il bonus verde diventerà una delle detrazioni fiscali più gradite.

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Come realizzare un giardino

Creare un substrato di coltivazione ottimo significa investire nel futuro del prato.

VANTAGGI
Livello di infestazione di malerbe minimo;
Apparato radicale più approfondito, perché la radice trovando terreno sciolto, va più in profondità, percui conseguentemente si ha un prato più robusto e radicato nel tempo;
Maggior permeabilità a livello idrico, meno ristagni d’acqua ed asfissia radicale;
Correzione del Ph del terreno (i nostri sono tutti alcalini), la sabbia silicea essendo neutra contribuisce a mettere il prato in condizioni migliori di sviluppo;
Formazione di feltro e muschio molto minore in quanto la sabbia colonizza gli spazi vuoti togliendone a loro (come per le infestanti, stesso ragionamento).

SVANTAGGI
Costo del lavoro, significa sostituire 20 cm di terra dal giardino e riportarne altrettanti di una miscela fatta del 70% di sabbia silicea e 30% terra vagliata, pronto per la semina. Molto spesso è un’intervento estremamente laborioso e come costi, si avvicina ed in alcuni casi, supera il costo di tutto il resto della realizzazione, può dipendere moltissimo da tanti fattori quali accessibilità ecc… ma molto spesso è una legnata! Viene certamente ripagata negli anni con una manutenzione meno intensiva ed un risultato sicuramente diverso, anche e soprattutto nel tempo.

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci